L’arte della narrazione è un’attività tanto antica e radicata quanto efficace anche nell’ambito digital.
Lo storytelling è una forma di comunicazione dalle origini antiche: nasce infatti dall’arte della narrazione, dal racconto prima orale poi in forma scritta che da millenni l’uomo utilizza per tramandare storie, memorie, conoscenze e tradizioni. Oggi si utilizza soprattutto in ambito digital per comunicare in maniera efficace e coinvolgente i propri prodotti, un brand o un servizio in modo da ampliare la platea di potenziali clienti. È un metodo di comunicazione efficace proprio perché si basa su un’abitudine profondamente radicata nell’essere umano. Raccontare storie è il miglior modo per trasferire conoscenza ed esperienza, persuadere, coinvolgere le persone. Ecco che cos’è lo storytelling, come si fa e come si utilizza per ottenere risultati concreti.
Per capire lo storytelling, cos’è e come si fa partiamo dalla sua origine. Il termine storytelling – che in italiano si potrebbe tradurre con affabulazione – significa l’atto del narrare. È una disciplina che usa i principi della retorica e della narratologia per inquadrare gli eventi della realtà e spiegarli secondo una logica di senso comune. L’atto del narrare, nello storytelling, si ritrova nell’esperienza umana e si può rappresentare in varie forme che connettono pensiero e cultura. Sono soprattutto le emozioni dell’uomo a trovare nello storytelling il mezzo più efficace di espressione. La componente emotiva ne costituisce il cuore.
Il discorso narrativo permette di rendere comprensibile, comunicabile e facilmente memorizzabile il vissuto. Si tratta di un processo interattivo dal momento che il discorso narrativo rende possibili interpretazioni molteplici. Attraverso il racconto di storie si cerca di mettere ordine e di dare un senso alle esperienze quotidiane. Il vissuto umano prende forma, diviene comunicabile, comprensibile e può essere ricordato.
Il racconto di una storia implica sempre un confronto. Rimanda ad un ricordo, e di conseguenza determina una componente emotiva che caratterizza la storia stessa. Anche perché cerchiamo spontaneamente di dare un significato a ogni atto che viene descritto. Le storie persuadono: divengono mezzo di condivisione e permettono di dare una interpretazione della realtà anche in forma autobiografica. Infatti il cervello umano comprende con più facilità delle storie narrate che i processi logico-matematici. È più facile che resti in mente una storia, di qualsiasi genere, che una formula o un dato privo di un contesto narrativo.
Lo storytelling di per sé è una tecnica di scrittura neutra, che può però essere orientata a numerosi obiettivi, grazie al suo carattere universale. Possiamo distinguerne alcuni:
- commerciali, per persuadere, vendere, differenziare chi narra la storia dalla concorrenza mettendo in evidenza elementi personali e originali
- politici, per trovare nuovi sostenitori ed elettori
- di marketing, per catturare l’attenzione del pubblico, stimolare un bisogno, creare una relazione basata sulla fiducia
- pubblicitari, per promuovere la marca, aumentare la visibilità del brand o dell’azienda
- di personal branding (brand storytelling) per promuovere le proprie competenze, esperienze e abilità professionali.
Affinché uno storytelling sia efficace è necessario che la narrazione abbia una struttura interna familiare per chi la fruisce. Eventi e personaggi devono essere identificabili e assumere un ruolo chiaro. È poi essenziale la presenza di fattori che la rendano unica e possano suscitare delle emozioni.
La tecnica più efficace per uno STORYTELLING emozionante è quello di creare uno StoryBoard con la regola delle 5W .
- who ( chi è il protagonista )
- what ( qual’ è il topic della storia)
- where ( dove viene ambientata )
- when ( quando e in che periodo storico)
- why ( il perchè )
Attraverso la regola delle 5 W la tua audience sarà affascinato dal e le emozioni suscitate saranno il grimaldello per aprire le porte della FIDUCIA.
La ragione fa pensare , le emozioni fanno agire
AntonioCozzolino